Post rapidi per
raccontare le ultime due gare cui ho preso parte negli ultimi 7 giorni:
Staffetta 12x30’ - Stadio delle Terme di Caracalla, Roma, 7 giugno 2014:
Giungo a questo appuntamento
podistico al termine di una splendida settimana in cui ho avuto l’onore, fra le
altre cose, di assistere al debutto del coach in una massacrante gara di
triathlon, disputatasi a Pescara in condizioni climatiche piuttosto critiche
(mare mosso, correnti insidiose, caldo, vento molto forte).
Esordio del coach triatleta |
Dopo quasi 2 km di nuoto in mare e 90 di bici, cosa c'è di meglio di 21.1 km di corsa? |
Ho poi potuto scoprire e
visitare posti meravigliosi nella splendida regione delle Marche. La basilica
di Loreto lascia senza parole, Numana è una perla incastonata alle pendici del
verdissimo Monte Conero, che si affaccia su un mare blu limpidissimo, Recanati mi
ha rapito e Jesi produce un gran buon Verdicchio.
Tornando ai fatti
podistici, la formazione di ben due squadre a staffetta Lazio Runners Team è
stata da me patrocinata ed organizzata fra le inevitabili difficoltà del caso,
prima fra tutte quella di coordinare ed accontentare orari, preferenze ed
esigenze di ben 24 atleti!
Corsa molto partecipata,
con un totale di quarantotto squadre, ognuna composta da dodici atleti. Non ci
sono vincoli di genere, età, etc.etc. ma la sfida per il sottoscritto era
proprio di riuscire a radunare 24 aquilotti, senza “prendere in prestito”
atleti di altre squadre. Sfida vinta e alla grande.
Partenza del primo
staffettista fissata alle ore 18 di un caldo sabato pomeriggio e arrivo dell’ultimo
a mezzanotte. La mia frazione è quella delle ore 23, il coach invece parte alle
22.30.
Giungo allo Stadio Nando
Martellini di Caracalla intorno alle ore 21, dopo un pranzo pantagruelico per
il battesimo di una nipote. Sono appesantito come un bue e temo di sentirmi
male in caso di condotta di gara “al di sopra delle righe”.
Prima della
partenza vado in bagno due volte, il che non rappresenta un segnale esattamente
incoraggiante.
Allo Stadio,
accompagnato dalla meravigliosa fotografa Cinzia, ritrovo con estremo piacere tanti compagni
di squadra: Fabio e Giampiero, gloriosi compagni di trasferte; il
presidentissimo Enzo, che troneggia sul gazebo LRT; Marco e Angelica, con cui
ho condiviso la piacevole spedizione a Oslo; Stefano, che ha corso la stessa gara
di triathlon di Pescara del coach sei giorni prima; Filippo, il nostro
giovanissimo atleta-maratoneta, sempre gentile; il coach stesso che,
proveniente dalla Sicilia, ho recuperato direttamente all’aeroporto di
Fiumicino e condotto a Caracalla e che l’indomani ha in programma un’altra gara
di triathlon sul lago di Bolsena (extraterrestre!).
Coach che appare subito a
tutti magrissimo, visti i dieci chili in meno rispetto a gennaio: impressionante
e tiratissimo.
Parte dello squadrone |
Della mia gara c’è poco
da dire, parto allegro (3’21) e poi stabilizzo il ritmo ad un’andatura più
agevole e prudente. Sento da bordo pista il coach incitarmi ed il tecnico della
LRT, Mario, gridarmi i parziali dei 400 mt.
Temo, come detto, di risentire
miseramente del pranzo luculliano e non conduco di certo una gara al 100%. Vado
ad un ritmo sostenuto, certamente, ma senza mai rischiare di andare in debito
di ossigeno.
In sorpasso |
Alla fine concludo i
miei onestissimi 30’ percorrendo 8335 metri, a una discreta media finale di 3’37/km,
al termine di una bella giornata in famiglia prima (battesimo) e fra tanti amici
podisti poi.
Non è peraltro facile correre in pista con altri 47 atleti, 45 dei quali doppiati regolarmente, con inevitabili rallentamenti e/o aumento di chilometraggio.
Ore 23.30, stanco ma soddisfatto della fatica appena conclusa |
Soprattutto è stata la
serata del ritorno alle gare del grandissimo Fabio che, proprio dopo l’ultima
trasferta insieme a Oslo lo scorso settembre, purtroppo è stato fermo ai box
per un periodo lunghissimo, che solamente la sua pazienza, tenacia ed il suo
equilibrio gli hanno permesso di affrontare e, si spera, di superare.
La nostra gloriosa
squadra, tanto per la cronaca, giunge terza assoluta, senza avere fatto “campagna
acquisti” di atleti esterni o semi-professionisti, come altri hanno fatto.
Clapham Common 10 km, Londra, 15 giugno 2014:
![]() |
Tracciato di gara multilap |
Vera e propria gara
fuori programma, decisa nel giro di pochi minuti e all’ultimo minuto.
Il coach per lo stesso
giorno mi aveva assegnato un medio di 8 km ed io, per non affrontare l’ennesimo
allenamento in solitudine e/o in pista e forse per scacciare i fantasmi dell’ultimo
5x2000, miseramente fallito giovedì scorso fra spossatezza, caldo e tachicardia,
decido di iscrivermi a questa 10 km.
Scenario dell’evento,
stavolta, è il parco di Clapham, area verde dalla forma triangolare di 89 ettari,
incastonata nel quadrante sud di Londra, teatro di numerosi eventi sportivi e
festival musicali.
Arrivo sul posto dopo un
breve viaggio in treno ed una passeggiata di 25’, reduce da poco più di cinque
ore di sonno a causa della partita della Nazionale (peraltro contro l’Inghilterra).
Certo, sono prevalentemente un podista, ma i mondiali di calcio in corso in
Brasile ancora hanno il loro perché.
Tipico prato e tipico cielo inglese |
Pioggerellina debole, 15
gradi, vento trascurabile. Mai stato così contento del clima inglese, oggi
ideale per correre.
All’interno del parco
noto subito centinaia di ciclisti, qui in raccolta per prendere parte alla partecipatissima
e popolarissima gara amatoriale Londra-Brighton.
Il tracciato della mia corsa
(podistica) si articola su 3 giri pianeggianti all’interno del parco, con 40-50%
del tracciato su sentieri in terra battuta ed il resto su asfalto.
Il coach aveva detto di
correre alla media di 3’50/km.
Con un leggero ritardo,
alle 9.35 si parte.
I primi 3 km, a completamento
del primo giro, vanno via lisci e ad un ritmo in linea con le previsioni: 3’41,
3’48, 3’50.
Davanti a me, in
lontananza, vedo scappare gli atleti da podio, che chiuderanno in 33’-34, e la
prima donna, che arriverà al traguardo come sesta assoluta in 36’ basso.
Io me la prendo comoda,
raramente guardo il GPS, seguo le lepri, sono in assetto da allenamento e neanche
indosso la canottiera “d’ordinanza”.
Bello ogni tanto
gareggiare senza agonismo!
Dal secondo giro (3’41,
3’43, 3’45) iniziano i doppiaggi e mi ritrovo a superare senza essere mai superato.
Raggiungo un paio di
podisti, che sento in difficoltà ed in calo. Li stacco senza fatica e, senza l’episodio
grottesco del finale, mai e poi mai mi avrebbero potuto riprendere.
Affronto il terzo e
ultimo giro con tranquillità, le gambe girano e, anche se sto andando già ora
più forte del ritmo previsto teoricamente dal coach, mi faccio prendere dall’euforia
ed accelero leggermente (3’39, 3’37, 3’40), affrontando gli ultimi 1000 metri in
sostanziale solitudine.
Purtroppo ecco che
accade il fattaccio!
Un po’ per sbadataggine,
un po’ per i numerosi doppiati che confondono le idee e la visuale, un po’ per la
dormita dei volontari lungo il percorso, quando ripasso in zona partenza, dimentico
di svoltare a sinistra e “liscio” completamente il rettilineo finale sull’erba
che conduce al traguardo.
Morale della favola:
percorro speditamente 40-50 metri di un ipotetico e non previsto quarto giro,
finché capisco di aver sbagliato e di dover tornare indietro. Cammino per
cercare lumi e chiarimenti da qualche volontario lungo il percorso e alla fine
faccio di testa mia, torno indietro e perdo 30-35’’.
Ultimo chilometro,
malgrado questa frenata ridicola, comunque chiuso a 3’35.
Media finale 3’42/km per
un allenamento di 10km (diventati 10.1 per questo svarione!) di ottima qualità e
che fa morale, dopo una settimana non brillante dal punto di vista fisico.
Scopro peraltro di
essere giunto decimo assoluto, per la verità ottavo, se non consideriamo quel
grossolano errore di percorso.
![]() |
Sconsolato per il comico disguido, arrivo al traguardo passeggiando |
Il mio programma
podistico prevede, domenica 22 giugno, una gara sulle sponde del Tamigi di 10
km e poi, quasi tremo a dirlo, via alla preparazione che mi dovrà portare ai
nastri di partenza della maratona di Berlino di fine settembre, vero e proprio evento podistico dell’anno
per il sottoscritto!
Viva i podisti, viva gli staffettist e viva i triatleti di ogni latitudine.
ebbbravo. e ora sotto con berlino
ReplyDeleteAncora una gara da 10 km domenica prossima e penso a Berlino!
ReplyDeleteanche io. ultima 10k venerdi prox la 5muini summer night a a s.vittore e poi di nuovo tabella pro maratona
ReplyDeleteCome è andata la gara? Era questo venerdì o il prossimo?
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