Seguendo il
consiglio del blogger Runner Blade, il quale peraltro sta preparandosi per un
massacrante Iron Man il prossimo anno, ho lasciato trascorrere questi mesi
estivi senza aggiornare il blog e senza lasciare traccia di gare o di altre notizie
degne di nota.
Innanzitutto in
Inghilterra l’estate non è mai arrivata e temo sia tardi oggi illudersi di poterla vedere! La pioggia è stata quasi quotidiana
ed ininterrota dal mese di aprile ad oggi e le temperature massime solamente in
4 o 5 occasioni hanno superato la soglia di sopportazione per un podista (28-29
gradi).
Dal canto mio, ho
cercato di allenarmi seguendo i dettami del coach, risentendo inevitabilmente (e
per fortuna, aggiungerei) delle due settimane di ferie trascorse in Italia
(ultime due di luglio), dove il caldo e l’umido mi hanno letteralmente
distrutto. Non ho più il fisico o forse l’escursione termica dall’Inghilterra
al Bel Paese è stata eccessiva. A titolo meramente aneddotico,
la sera prima della partenza per Roma, ho preparato la valigia mentre i
riscaldamenti di casa erano in piena azione (ed era il 16 luglio!!) mentre sono
atterrato a Fiumicino trovando 15 gradi in più rispetto a quelli
lasciati a Heathrow...
Le due settimane
italiche, comunque, non mi hanno impedito di correre 6 volte e di fare 3
sortite di nuoto in piscina.
Fra le sessioni
di corsa, vanno incluse due gare disputate con il coach a Blera (7.6 km) e a
Roccaraso (11 km). Non ho molto da segnalare in merito ad entrambe: corse molto
dure, la prima assolutamente da trail e su un tracciato assurdo, duramente e
vivamente criticato da tutti i podisti giunti all’arrivo per via di un terreno
dissestato, caratterizzato da polvere, sassi e altre inutili asperità che l’organizzazione
avrebbe dovuto segnalare preventivamente, classificando la gara come “trail” o,
come suggerivano altri, come “extreme”. Il coach saprà raccontare nel suo blog
la pessima gestione organizzativa a Blera, io mi sono limitato a giungere al
traguardo, nono di categoria (nulla di cui andare fieri), in un clima torrido e
soleggiato.
La seconda gara,
molto meglio organizzata, prendeva il via dalla piazza di Roccaraso, arrampicandosi
e attraversando Rivisondoli (con i massacranti e temutissimi 400 gradoni) e Pescocostanzo,
prima di tornare a Roccaraso. Anche in questo caso, moltissima salita ed i soliti 28 gradi di
temperatura, nonostante gli oltre 1.200 mt di altitudine. Degna di nota una
lite che mi ha visto protagonista con tanto di insulti lanciati ad un gruppo di
cafoni dell’Atletica Isernia, che hanno avuto la brillante idea di tagliare la
strada ad un tornante, all’altezza del decimo chilometro, proprio davanti a me
che invece seguivo il tracciato senza barare. A nulla sono serviti i loro patetici
tentativi di giustificarsi con il classico ed italico “così fan tutti” (la classe
politica, d’altronde, è lo specchio della società). All’ultimo chilometro
li ho ripresi e superati tutti tranne uno, ma è stato liberatorio dirgliene
quattro e farli sentire dei vermi, ammesso che furbetti del genere abbiano un
minimo di coscienza sportiva. Mi domando come si faccia a barare in gare del
genere, quando tutto è improntato allo spirito amatoriale ed
assolutamente dilettantesco. In conclusione, devo ammettere che è stato
piacevole partire ed arrivare con il tifo di genitori e zii (scatenate mia zia
e mia madre, non per nulla gemelle!!).
Briefing pre-gara in famiglia! |
Riscaldamento con il coach |
In partenza a Roccaraso: una delle rarissime foto (in vita mia) in cui sorrido...inconsapevole dalla massacrante gara che mi avrebbe aspettato |
Tempi e piazzamenti
in entrambe le gare mi sembrano irrilevanti, visto lo spirito vacanziero con
cui sono state affrontate e visto che si è trattato di scalate o
di trail, troppo particolari e “strane” per rappresentare utile materiale di analisi
e confronto con precedenti corse.
Il rientro in
Inghilterra, dai primi di agosto, è stato caratterizzato-come spettatore-
dall’inizio delle gare di atletica alle Olimpiadi di Londra (FANTASTICHE ed
ENTUSIASMANTI) e –come podista- dalla ripresa di allenamenti seri, con
incremento a 4 uscite settimanali e sostanziale aumento del chilometraggio
totale, in vista della mezza maratona di Robin Hood. Per chi non lo sapesse,
quest’ultima si correrà il 30 settembre a Nottingham insieme al coach e
ad una nutrita rappresentanza della Lazio Runners Team, che proprio per l’occasione
volerà in terra inglese e sarà da me accompagnata, con tanto di
furgoncino, verso la terra di Robin Hood per un fine settimana all’insegna dello
sport.
Gruppetto di testa, ma alla fine la vittoria andra' al ruandese...delusione Kenya! |
Sulle strade della maratona Olimpica |
La fine delle
vacanze ed il rientro ai ritmi lavorativi (e podistici) mi hanno subito spinto
alla ricerca di nuovi stimoli che, nella fattispecie, hanno preso la forma di
una gara di 10 km scovata su Runnersworld ed in programma domenica prossima (2
settembre).
La correrò con
le gambe imballate da allenamenti intensi e massacranti, cui il coach mi sta
sottoponendo, ma avro’ forse la lepre davanti a me: il temutissimo e perfido
Peter Crouch, che a quanto pare ha raccolto la sfida che gli ho lanciato
qualche tempo di correrla insieme. Speriamo di non arrivargli troppo dietro!Il
maledetto ha una partenza fulminea e potrebbe spingermi ad esagerare nei primi
5 km, portandomi a scoppiare o a calare visibilmente nella seconda meta’ di
gara. Vediamo, dovrò ricorrere al “prontuario delle scuse del perfetto
podista”per giustificare una partenza lenta o, meglio ancora, una gara
mediocre. Già il fatto che sia catalogata come mixed terrain (= sentieri
non asfaltati = fango = podista medio inglese felicissimo) mi dà utili
spunti per trovare scuse, anche se ho acquistato di recente un paio di scarpe
da trail...
Le nuove arrivate per le gare (infangate) in terra inglese che mi aspettano quest'inverno |
Altro evento “sportivo”,
stavolta da spettatore, mi vedrà “protagonista” sabato 1 settembre, quando
insieme ad alcuni colleghi andrò a
vedere due gare di apertura del campionato di rugby inglese. Scenario da
brividi sarà il glorioso tempio del rubgy mondiale (Twickenham stadium) e bella l’idea
degli organizzatori, che hanno diviso gli spalti in 4 sezioni, ciascuna
occupata dagli spettatori di altrettante squadre che si affronteranno in due
gare successive, per un pomeriggio di puro rugby! Io, ovviamente, sarò vestito
da irlandese e sosterrò i London Irish.
Questa la tenuta della scorsa volta - Forza London Irish |
Pensavo a cosa
succederebbe se una cosa del genere fosse organizzata alla prima di campionato
di serie A (calcio), forse ci sarebbe una carneficina fra opposte “fazioni” ben
prima del fischio di inizio della partita. Che schifo...
Non mi resta che
chiudere qui il mio post, rinviando a domenica prossima per aggiornamenti sulla
prima gara della nuova stagione podistica!
W Robin Hood e
viva il coach, che secondo me già sta selezionando interessanti gare in giro per l’Europa
per la prossima primavera, anche se non lo ammette J
Mo (Farah) basta scrivere, visto che mi aspetta il fondo lento di 12 km
perche perdere tempo a litigare? se 'sti "furbi" non vanno a premi e non tolgono il premio a chi veramente se lo merita, fanno del male solo a se stessi.
ReplyDeleteprobabilmente il comportamento in gara e lo stesso che tengono nella vita.
non vale la pena e il più delle volte è fiato sprecato.
Hai ragione, anche se forse qualcuno di loro è anche andato a premio (il che renderebbe l'inganno ancora più odioso)!
Deleteottimo Post come ottimi sono gli allenamenti che stai svolgendo! A Nottingham finalmente si partirà (se per me tutto va bene nelle 4 settimane precedenti la gara) alla pari ma ricorda che devi staccarmi prima del rush finale :)
ReplyDeleteMa smettila con i tuoi bluff, non ci crede nessuno ed aumenti solamente la mia ansia da prestazione: fra noi due, sulla mezza-maratona, ci sono ancora almeno 2 minuti di distacco (a tuo favore). Pagherei oro per fare registrare identico gap anche sui 10 km!!
ReplyDeleteNe devo spalare di m...voglio dire...ne devo fare di strada ancora...